SORPRESA, SIAMO TUTTI SPIATI DALLA CIA: OPERAZIONE VAULT7

Vox
Condividi!

VERIFICA LA NOTIZIA
VERIFICA LA NOTIZIA
Wikileaks svela l’ultimo scandalo sui sistemi di sorveglianza del deep state americano: 8.761 file su una speciale divisione della Cia, impegnata nello sviluppo di software e hardware per compiere operazioni di spionaggio. Illegali, proprio per la loro natura che permette agli hacker di Stato di violare decine di strumenti elettronico, compresi iPhone di Apple, Android di Google, Windows di Microsoft e televisioni Samsung, che possono trasformarsi in microfoni nascosti. Per le proprie operazioni la Cia avrebbe utilizzato sia software commerciali che open source.

Wikileaks parla della “maggiore fuga di dati di intelligence della storia”. Questo progetto va sotto il nome di ‘Vault 7’ e il primo gruppo di documenti pubblicato oggi, intitolato “Anno zero”, mostra i sistemi di hacking della Cia, con (malware) software maligni e armi informatiche utilizzate dall’agenzia di spionaggio Usa.

Vox

Wikileaks spiega di aver ottenuto da una persona che ha avuto accesso a questa rete quando la Cia ne ha perso il controllo, emergono anche alcuni riferimenti all’Italia. Ad esempio questo: la Cia si è interessata ad Hacking Team, l’azienda milanese di cybersecurity che nel 2015 subì un attacco hacker: “I dati pubblicati su internet – scrive la Cia – includono qualsiasi cosa uno possa immaginare che un’azienda abbia nelle proprie infrastrutture nell’interesse di apprendere da essi e di usare (questo) lavoro già esistente, si è deciso di analizzare alcune porzioni di dati pubblicati”.

E’ lo stesso deep state che vuole eliminare Trump. Ad ogni costo.

Comunque, le intelligence americane hanno un mezzo legale molto più semplice per raccogliere informazioni su tutti noi: si chiama Facebook.