Farinetti ringrazia Renzi per i 223 profughi a basso costo: “Lo voterò alle primarie”

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Matteo Renzi “si è sentito forte perché stava facendo riforme giuste e forti. Ha sbagliato a cavalcare troppo l’onda. Però è anche vero che gli altri avevano già deciso di non passargli la palla e fargli fare goal”.

Così in un’intervista a Repubblica il kapò di Eataly, Oscar Farinetti: “Considero il personaggio persona molto onesta e politicamente capace che vuole fare le cose sul serio. Lo voterò alle primarie anche se non ho la tessera del Pd”. Beh, con tutti i ‘profughi’ a basso costo che gli ha rifornito, chi vuoi che voti?

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Nei ristoranti e nei punti vendita di Eataly sparsi in tutta Italia lavorano 223 ‘richiedenti asilo’ in rappresentanza di 61 Nazioni. Ed è per questo che il patron Oscar Farinetti non vuol sentire parlare di contrasto all’immigrazione, revisione di Schengen, rimpatri o chiusura delle frontiere.
Il governo Renzi ha rifornito lui e altri finanziatori con profughi low-cost che paghiamo noi con vitto e alloggio e che quindi può sottopagare, tanto li paghiamo già noi.

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“Non commento le vicende giudiziarie e le dirò che anche sul versante politico sono in una fase disattenta. Come nel calcio a me interessano le partite e i goal. Gli spogliatoi, i gossip, non mi appassionano. Cambio canale”.

Poi ancora: “C’era una riforma importante, la fine del bicameralismo, attesa da una vita, per carità forse non scritta benissimo, perfettibile come tutte le cose umane, ma era davvero l’obiettivo primordiale che avrebbe rappresentato il cambio di passo per il Paese. Matteo stava per fare goal ma non gli hanno passato la palla, stava sul cavolo ad un sacco di gente. Quella del No è stata una scelta fatta da un agglomerato di persone, non solo Bersani, che io stimo, e D’Alema, ma la Cgil, l’Anpi, i professoroni… Renzi è stato colpito per incassare un obiettivo politico, per fermare quella cosa lì”.

Faide tra parassiti.