Bologna: immigrati viaggiano gratis sui bus, pagano i contribuenti (300 mila euro)

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fact_iconA Bologna è boom di abbonamenti agevolati per il trasporto pubblico offerti da Tper ai richiedenti asilo. Che poi sono quelli che prima venivano definiti clandestini, e che ora solo per avere fatto ‘richiesta’, sono magicamente divenuti ‘richiedenti asilo’.

Solo nel 2016 si parla in totale di mille tessere e solo per i tratti urbani.

“Gli abbonamenti regalati ai richiedenti asilo sono un’offesa verso tutte quelle persone e famiglie che per pagare il servizio di trasporto pubblico faticano e non poco”, attacca il consigliere comunale leghista Lucia Borgonzoni.

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Per i richiedenti asilo le tessere per i tratti urbani sono state 427 nel 2014, 697 nel 2015 e 802 nel 2016, a cui se ne aggiungono 11 per l’extraurbano e 10 cumulativi. Per questi abbonamenti pagano i contribuenti: 62.342 euro nel 2014 e 101.762 euro nel 2015. Dal 2016, invece, gli abbonamenti agevolati sono coperti in parte da un Fondo mobilita’ costituito dalla Regione. Quindi invece dei soli contribuenti bolognesi, pagano anche quelli delle altre città.

Le tessere rilasciate l’anno scorso sono costate in totale oltre 121.000 euro: per pagarle, il Comune ha utilizzato 70.000 euro dal fondo regionale e per il resto ha stanziato risorse proprie.

Significa che solo di ‘trasporti’, e solo a Bologna, i fancazzisti sono costati ai contribuenti circa 300 mila euro in soli 3 anni.