Rom in gabbia, dipendenti sospesi: “Nomadi sputano su prodotti e molestano clienti”

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fact_iconSono molestatrici seriali del supermercato, le due zingare sorprese a rubare e chiuse nel gabbiotto dove sono disposti i cassonetti della Lidl di Follonica. Non lo sono per chi lavora nel supermercato, né per quella fetta di popolazione che frequenta questa zona, dove ci sono anche altri discount.

Lo hanno spiegato i responsabili della sede follonichese del discount: «Queste donne sono sempre in giro a mendicare e importunano i clienti, sia nostri che delle altre catene» spiegano dal negozio Lidl. «Quello che è avvenuto – continuano – è un episodio che si è verificato quando alcuni ragazzi, impegnati al loro posto di lavoro, hanno scoperto le due donne che frugavano dentro i cassonetti. Se sparisce qualcosa da questi spazi ci rimettiamo il posto».

Tesi ripetuta anche dai clienti: “Frequento il supermercato Lidl di Follonica. La ‘signora sequestrata’ è la stessa che molesta costantemente i clienti all’uscita del supermercato ed è stata tempo fa sorpresa nel reparto panetteria a contaminare i prodotti e non voglio aggiungere come! Mi raccomando tutelate questa gente a discapito di una bravata poco furba di ragazzi che lavorano con cortesia e dedizione ogni giorno! È questo che lede la vostra immagine, non certo una ragazzata”, scrive Ilaria Alberti sotto il post di LIDL.

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«Non vogliamo dare un’immagine di degrado del negozio» sottolinea il responsabile del supermercato di Follonica, riferendosi non soltanto ai cassonetti, ma anche alle rom stesse. «Qualche tempo fa – spiega – le donne dormivano anche nel parcheggio: si sdraiavano sull’asfalto, accampandosi lì anche per la notte e certo non era un bel biglietto da visita per l’azienda, né per chi lavora in questa sede».

Nel corso del tempo i responsabili del supermercato, spiegano in prima persona, hanno cercato più volte di far sgomberare queste donne sia dal parcheggio che dal negozio, chiamando le forze dell’ordine per mandarle via e invitandole direttamente a cambiare zona. «Ma ogni volta sono tornate e la situazione non è mai cambiata. Pensate che ormai sono anni che va avanti questa storia divenuta insopportabile – continuano i responsabili follonichesi – Quello che è accaduto va visto in quest’ottica: se viene portato via qualcosa dagli scaffali, oppure se persone non autorizzate entrano in questi spazi riservati, noi rischiamo il posto di lavoro».

Il responsabile del negozio, dunque, si schiera giustamente con i propri dipendenti: «L’episodio che si è verificato è dovuto all’esasperazione dei lavoratori che si ritrovano a combattere tutti i giorni con questa situazione, senza che nessuno intervenga» concludono dal Lidl follonichese.

Ma intanto, i due dipendenti sono stati sospesi dal loro posto di lavoro.