Denk, il partito degli immigrati contro Wilders: marocchini volevano ucciderlo

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fact_iconIn Olanda il partito populista anti-immigrazione e anti-euro di Geert Wilders è in testa nei sondaggi, in vista delle elezioni del 15 marzo.

A sfidarlo, dimostrando plasticamente che ha ragione, c’è anche un partito islamico: il ‘Denk’, il primo del Paese ad essere stato fondato da immigrati di origine turca.

L’obiettivo di ‘Denk’ è contrastare ciò che definiscono “razzismo istituzionale”. Un partito etnico, come quello di Wilders: solo che Wilders rappresenza gli olandesi, in Olanda.

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Denk si promuove infatti come una specie di risposta al Partito della libertà (Pvv), ed è stato fondato nel 2014 da due parlamentari Tunahan Kuzu e Selcuk Ozturk fuoriusciti dal partito socialista proprio per una faida sulle politiche migratorie.

Il PD prenda nota. La società multietnica, soprattutto dove esiste il sistema proporzionale, genera partiti etnici. Non dureranno molto i voti comprati dai cinesi. I Cinesi si faranno il loro partito. E se lo faranno gli Islamici. E sarà la guerra.

Intanto, ieri Geert Wilders ha dovuto invece annullare tutte le attività pubbliche prima del voto del 15 marzo perché i servizi hanno scoperto che un agente di origini marocchine (incaricato alla bonifica dei luoghi frequentati dal leader nazional-populista) condivideva le informazioni riservate con un gruppo criminale di olandesi-marocchini.

Voi capite, cosa significa farsi infiltrare. Siamo ad un punto critico, vicini a quello di non ritorno: presto saranno talmente infiltrati, come furono i Barbari nell’Impero. E sarà impossibile liberarcene. Manca poco.