DOPO POCHI MINUTI DALLA PUBBLICAZIONE DELL’ARTICOLO, ABBIAMO APPURATO CHE, A DIFFERENZA DI QUANTO SCRITTO NEL GIORNALE LOCALE IL ‘GAZZETTINO’, NON C’E’ STATA DISCRIMINAZIONE RISPETTO AGLI ITALIANI, PROVA NE E’ L’ESITO DELL’ESAME CHE RIPORTIAMO DI SEGUITO:
Ricordate la notizia dei 165 giovani laureati italiani presentatisi per 1 lavoro di stradino/operatore ecologico:
TREVISO: 165 LAUREATI IN CODA PER UN POSTO DA OPERATORE ECOLOGICO
Bene. Pare che stiano per assumere un immigrato! Così almeno risulta dalle denunce di alcuni candidati respinti.
Alessandro Smaniotto, geometra comunale, l’aveva chiarito subito: «Siamo pieni di laureati che rispediamo a casa. Qui c’è bisogno di gente con competenze pratiche». Tesi comunque debole, le competenze pratiche di ‘stradino’ si possono assorbire in pochi giorni.
Una delle candidate, Alice, non si è limitata a imboccare delusa la via del ritorno, ma ha chiamato il suo legale, Davide Fabbri, avvocato e presidente del movimento Lega Italica, che ha depositato al Tribunale di Ravenna una denuncia contro il geometra, per discriminazione degli italiani a favore dei migranti.
Sono i famosi lavori che gli italiani non vogliono fare. Quei lavori che, oggi, il governo appalta ai ‘profughi’.