E’ caccia al migrante in Sudafrica: “Ci rubano il lavoro” – VIDEO

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E’ ancora caccia agli immigrati nel Sud Africa arcobaleno di Mandela

fact_iconGas lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma sono stati usati dalla polizia sudafricana per disperdere centinaia di manifestanti scesi in piazza a Pretoria per protestare contro la presenza di immigrati clandestini. I manifestanti hanno dato alle fiamme copertoni bloccando diverse strade della capitale.
Gli stranieri sono accusati di alimentare la criminalità e rubare il lavoro ai sudafricani.

“Dovevano fare un campo per loro. Non è stato così. Sono ovunque. Cosa ne sarà del futuro dei nostri bambini?”

Nel Sudafrica arcobaleno di Mandela cresce il malcontento nei confronti dei migranti arrivati dall’Africa subsahariana.

“Non siamo qui per batterci ma siamo pronti a difendere la nostra proprietà”, dice un migrante.

Nelle scorse settimane si sono verificati diversi attacchi. A Pretoria 30 negozi di proprietà di stranieri sono stati dati alle fiamme solamente nello scorso fine settimana.

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Gli immigrati vengono uccisi con il ‘collare di fuoco’, un metodo di esecuzione che consiste in un copertone incendiato messo attorno al collo della vittima, in passato usato contro i ‘collaborazionisti’ dei bianchi.

Il tasso di omicidi del Sud Africa post-Apartheid è 31,1 ogni 100.000 persone: circa 39 volte quello dell’Italia.

Il cambio di regime ha visto la cooptazione da parte dell’élite finanziaria bianca dell’élite nera al potere con l’abbandono della classe media boera al proprio destino. Non è andata meglio alla massa di neri sudafricani che sta peggio di come stesse al tempo dell’Apartheid, che significava solo divisione degli spazi.

Ora che anche il Sudafrica ha un governo africano, questo si sta lentamente trasformando nel tipo Stato africano. Ma conserva, ancora, una relativa ricchezza grazie al passato e alla presenza di una minoranza bianca: questo attira immigrati nigeriani e di altre zone a nord.

Da notare che neri sudafricani e neri subsahariani non appartengono in senso stretto alla stessa razza. In Sudafrica sono sopravvissuti al genocidio bantù migliaia di cacciatori/raccoglitori Koi-San (Boscimani) che hanno contribuito alla genetica dei Neri in Sudafrica. Un giorno parleremo del ‘genocidio bantù’, tanto per capire chi stiamo importando.

Comunque sia: se gli ‘antirazzisti’ sudafricani non vogliono immigrati, perché dobbiamo volerli noi?