Contribuenti dovranno rimborsare 500 milioni di euro a immigrati

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fact_iconI contribuenti italiani dovranno sborsare oltre 500 milioni di euro in favore degli immigrati dopo l’accoglimento di un ricorso di una famiglia del Burkina Faso deciso dal tribunale di Napoli. I magistrati, da tipica casta parassitaria, amano il mostro immigrazione.

I soldi versati negli anni dagli immigrati per la tassa sul rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno andranno restituiti. Una barzelletta.

Il ricorso della famiglia Compaore, alla quale lo ‘Stato’ dovrà ora restituire 500 euro, è stato presentato dal patronato Inca e Cgil. L’imposta sul rilascio del permesso di soggiorno era obbligatoria fino al 2015, anno in cui la Corte di Giustizia Europea stabilì l’illegittimità del provvedimento, in quanto sproporzionato e d’ostacolo ai diritti dei “migranti”. L’Italia si era adeguata alle normative europee, tanto che già dall’ottobre scorso la tassa non si pagava più.

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Non possiamo nemmeno fare pagare agli immigrati una tassa per i costi sostenuti nel rilasciare il permesso di soggiorno. Dobbiamo uscire alla UE.

Il giudice del tribunale di Napoli ha ripercorso tutta la vicenda legale della tassa sul permesso di soggiorno, imperniata principalmente su tre pronunciamenti (Corte di Giustizia Europea, Tar del Lazio e Consiglio di Stato) che ne hanno decretato l’illegittimità. Decisioni alla luce delle quali “non può che ribadirsi che le disposizioni che determinano la misura del contributo per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno, nei limiti indicati, sono del tutto illegittime”, si legge nella sentenza del giudice. E così dunque via al rimborso milionario, visto che in totale su tutto il territorio nazionale sono ben 50 mila le famiglie di stranieri che hanno chiesto un rimborso per il contributo ormai dichiarato “illegittimo”.

La cifra come detto si aggira intorno al mezzo miliardo di euro. Sulla vicenda è intervenuta la Lega Nord, attraverso le parole del deputato lombardo Paolo Grimoldi: “La Corte di Giustizia Europea, accogliendo il ricorso di una famiglia di immigrati sostenuti dalla Cgil, ha sancito che l’Italia dovrà restituire le tasse versate dagli immigrati per ottenere il permesso di soggiorno, per una cifra complessiva che si aggira intorno ai 500 milioni. Una cifra considerevole, considerando che in questi giorni il governo, per far quadrare i conti, ha varato un nuovo taglio ai trasferimenti alle Regioni in materie fondamentali quali la sanità, l’agricoltura e l’edilizia scolastica, per circa 485 milioni, ovvero più o meno la stessa cifra da versare agli immigrati secondo la Corte di Giustizia Europea. Questo significa che Regioni ed enti locali dovranno aumentare tariffe e ticket per compensare i tagli subiti dal governo, oppure dovranno diminuire i servizi, e in ogni caso ci sarà un ulteriore esborso per i nostri cittadini, mentre agli immigrati verranno rimborsati i quattrini spesi per ottenere il permesso di soggiorno».