Tassisti invadono Roma, scontri davanti a sede Pd/UBER

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fact_iconTraffico in tilt in centro a Roma per la protesta dei tassisti. I manifestanti si sono spostati da Montecitorio, dove si erano dati appuntamento questa mattina per la protesta, al Largo del Nazareno davanti alla sede del Pd, dove si è registrato anche qualche momento di tensione.

Al grido di “il servizio pubblico non si tocca” sono arrivati a Roma migliaia di tassisti da tutta Italia per protestare contro un emendamento contenuto nel Milleproroghe approvato al Senato e da oggi in discussione alla Camera. Piazza Montecitorio era già colma alle otto.

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UBER, il colosso da decine di miliardi di euro partecipato dai soliti noti, che mira a sostituire anche in Italia i piccoli imprenditori con immigrati low-cost, è attivo in oltre 300 città in almeno 57 Paesi. E’ l’ennesima arma della Globalizzazione – e di chi la controlla e infatti finanzia questi progetti – per destrutturare le società locali attraverso l’appiattimento del tessuto economico.

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Uno degli effetti di Uber – come lo è stato di McDonal’s e altre multinazionali – è quello di concentrare ulteriormente la ricchezza verso pochi individui globali a discapito di piccoli operatori (nel caso dei taxi individui) locali.

E’ evidente che con tutti i liquidi concentrati in poche mani non abbiano tardato ad ‘influenzare’ le scelte politiche. in Senato. Un vero e proprio mercato delle vacche.

A manifestare anche gli ambulanti – regolari – che protestano contro la famigerata direttiva Bolkestein: “Siamo qui – spiega Rosario, tassista di Napoli – per protestare contro un governo che vuole azzerare le tutele dei lavoratori. Difenderemo il nostro futuro e il pane dei nostri figli”.

In piazza c’è anche Oreste da Milano, che è venuto a Roma con i colleghi in macchina: “vogliamo mettere pressione a chi decide affinché venga modificata la ‘porcata’ passata la scorsa settimana al Senato. Siamo qui anche per sostenere la protesta degli ambulanti”.

“Noi siamo con voi, per noi il servizio di trasporto pubblico non di linea è fondamentale. E’ il biglietto da visita della città, deve essere regolamentato in maniera chiara, può essere sicuramente migliorato però le riforme dall’alto sicuramente non ci piacciono e sicuramente complicano tutto il sistema”. Lo ha detto Virginia Raggi.