Grande fratello Zuckerberg vuole un governo mondiale

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I social network possono favorire la creazione di una “comunità globale” sempre più necessaria in un mondo che tende a polarizzarsi e dove si stanno rafforzando le tendenze isolazioniste. E’ quanto ha scritto in un “manifesto globalista” di circa 6.000 parole Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato di Facebook.

“Ogni anno, il mondo diventa sempre più connesso e questo è considerato positivo – ha scritto – però ci sono ancora persone in tutto il mondo emarginate dalla globalizzazione e movimenti che chiedono di ritirarsi dai rapporti mondiali”. Le persone devono anche affrontare sfide che stanno diventando “sempre più globali”, come il terrorismo, i disastri naturali, le malattie, le crisi dei migranti e i cambiamenti climatici, sfide che “richiedono risposte coordinate da un punto di osservazione mondiale”.
Secondo Zuckerberg, “il progresso richiede che l’umanità si riunisca, non solo nelle città o nelle nazioni, ma in quanto comunità globale”. E a tal fine, il fondatore di Facebook ha riferito di aver disposto “l’investimento di sempre maggiori risorse a tale bisogno”, perchè “la mia speranza è che un crescente numero di persone impegni la propria energia per costruire l’infrastruttura sociale a lungo termine necessaria a riunire l’umanità”.

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“Ci sono ancora persone…”: è questo il tuo problema, fino a quando ci saranno ‘persone’ e non automi decerebrai dall’uso ossessivo dei social network, ci sarà la Resistenza. Trump è l’espressione di questa resistenza alla ‘globalizzazione’.

E’ naturale che il trilionario proprietario di una piattaforma globale desideri un ‘mondo senza frontiere’. Le frontiere sono un impedimento per chi vuole spostare masse di lavoratori, denaro e prodotti senza alcun controllo e senza avere riferimenti e obblighi verso la propria comunità. La modernità somiglia, sempre di più, alla giungla, dove il più forte domina.

Ora, senza volere sconfinare in fanatismi religiosi, somiglia molto alla visione culturale dell’Anticristo, quella di un “mondo unito sotto un governo globale”. Chi ama troppo la ‘Umanità’, oggetto astratto, è seguace di una vera e propria religione.