Wikipedia l’enciclopedia a libertà vigilata

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L’ultima vittima di questo attacco incrociato – in ordine di tempo – è il quotidiano britannico Daily Mail, a cui è stata rimproverata una specie di “informazione tossica”. L’aspetto più divertente della vicenda è che, a emettere la dura sentenza, è stata nientemeno che Wikipedia. Esatto, proprio quella “enciclopedia libera” dove molto spesso si possono trovare strafalcioni, informazioni inesatte, se non vere e proprie voci di dubbia scientificità. Insomma, da che pulpito vien la predica…

Ma perché mai questa decisione così severa? Semplice: il Daily Mail è a favore della Brexit (e quindi ostile alla Ue) ed è contrario all’immigrazione di massa. Decisamente troppo per le vestali del mondo global e meticcio. Così si è espresso un redattore di Wikipedia: “Il Daily Mail non deve essere utilizzato per stabilire l’autorevolezza di una notizia così come non può essere citato come fonte. Dovrebbe essere inoltre creato un filtro editoriale in grado di dissuadere i redattori dal suo utilizzo come fonte”. Questo modo di procedere un tempo si sarebbe chiamato censura, ma oggi viene fatto passare come uno strumento legittimo a onore e gloria della “battaglia per la verità”.

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Il “Daily Mail” è pro Brexit e contro l’immigrazione? Wikipedia lo elimina dalla fonti

Le argomentazioni addotte a carico del quotidiano britannico (“diffusione di odio e paura”, “fake news su immigrazione”, ostilità verso l’Ue, sostegno alle madri a tempo pieno ecc.), se appaiono francamente risibili e pretestuose, acquistano un senso se analizzate nel loro più ampio contesto. Il Daily Mail è infatti uno dei giornali più popolari del Regno Unito (secondo solo al Sun) e raggiunge una tiratura di 2,5 milioni di copie – la qual cosa gli permette di rimanere in attivo, contrariamente alla maggioranza della stampa britannica, sempre in rosso e in crisi di vendite. Inoltre, il Mail si è ormai profilato come il quotidiano preferito dalla cosiddetta Middle England, ossia l’Inghilterra provinciale che non ascolta più le “autorità morali” della City snob e cosmopolita. La sua influenza – dicono preoccupati i gendarmi del mondialismo – è stata poi decisiva nell’orientare l’elettorato alla Brexit. Decisamente troppo per chi ha deciso che il concetto di democrazia coincide sempre e solo con la propria opinione da illuminati e mai con quella dei bifolchi che, magari, non hanno neanche una laurea in sociologia.