Profughi stuprano ragazzina, a magistrato: “Donne devono obbedire in silenzio”

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Gli stupratori non hanno fatto un piega, durante il racconto, drammatico, dello stupro. Si sono messi a ridere, durante l’interrogatorio, urlando: “Le donne non dovrebbero lamentarsi, dovrebbero ascoltare gli uomini in silenzio”.

I sette profughi – scrive il giornale locale – sono stati ripresi in un video in cui sono in piedi intorno a una ragazza priva di sensi che è sdraiata su un letto, si spogliano e la violentano. Brutalmente. Nel video, ballano intorno alla vittima e cantano canzoni in arabo.

La banda di stupratori, di età compresa tra 14 e 25 anni, è composta da cinque cittadini iracheni, e due che possiedono la cittadinanza belga. Almeno due di loro sono ancora richiedenti asilo.

Lo stupro, mostruoso, è avvenuto nel novembre 2015 a Ostenda (Belgio), ed è stato scoperto, casualmente, da un insegnante della scuola frequentata da uno degli stupratori, solo dopo mesi dopo.

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Uno dei ragazzi, un profugo minorenne non accompagnato di 14 anni, è stato sorpreso dall’insegnante mentre mostrava immagini di se stesso sul suo cellulare con indosso una mimetica e un fucile automatico. L’insegnante ha informato la polizia, che ha confiscato il telefono, e poi trovato il video dello stupro di gruppo. Agghiacciante.

Vox ne parlò già lo scorso anno.Ne torniamo a parlare perché si sta ancora svolgendo il processo, e in questi giorni la difesa di alcuni degli imputati ha asserito che non sono responsabili della violenza, perché hanno assistito a troppe atrocità in Iraq e la loro cultura è troppo differente.

Noi siamo d’accordo: non possono vivere tra noi.

Integrateli nelle scuole, i profughi minori non accompagnati. Magari stupreranno le vostre figlie e nipoti.