Manichini impiccati: Anpi contro la libertà di espressione a Genova

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Manichini appesi a testa in giù, striscioni con scritte come “Più fasci appesi” e “Non faremo prigionieri” trovati dalla polizia su un ponte. Così i figli di papà della borghesia radical chic genovese rispondono ad un convegno organizzato da Forza Nuova.

Tra deviazioni di traffico e strade chiuse, il quartiere Sturla di Genova è blindato per il congresso dei movimenti identitari europei organizzato da “Alliance for peace and freedom” nella sede di Forza Nuova in via Orlando.

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Poche centinaia i manifestanti che si sono radunati in piazza Ragazzi del ’99 per il presidio ‘antifascista’ indetto dall’Anpi – organizzazione sopravvissuta ai partigiani – per protestare contro la libertà di espressione e impedire il convegno che si terrà alle 15.30.

Imponente il dispiegamento delle forze dell’ordine che stanno predisponendo grate di circa 3 metri che chiuderanno sui due lati via Caprera, dalla quale si accede alla strada dove si trova la sede di Forza Nuova.

Chiunque deve avere la libertà di esprimere le proprie idee. Ma diciamo le cose come stanno: l’Anpi rappresenta quella corrente di partigiani che non voleva dare all’Italia la Libertà, ma un altro genere di dittatura. E lo stanno dimostrando.