Roma: nasce il patentino per Rom che rovistano cassonetti

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L’ultima idea dell’assessore romano al welfare dei fancazzisti è un patentino, un vero e proprio albo riservato a chi rovista nei cassonetti e “ricicla” rifiuti. E non è uno scherzo. Come non è una novità, visto che è ripresa dalla precedente giunta Marino.

L’idea del patentino è contenuta nella bozza provvisoria del piano rom elaborato dal dipartimento Politiche Sociali dell’assessore Laura Baldassarre. Insomma, chi rovista tra i rifiuti riceverà un riconoscimento da parte del Comune. Per dare “occupazione”, che a detta della Baldassarre sarà “il nodo centrale del progetto”.

Nella bozza di piano, come riportato dal Messaggero, si elencano le varie possibilità lavorative per i rom: “Mercatini dell’artigianato previa autorizzazione e rilascio patentino riservato a sgomberi cantine”, “creazione ditte individuali o cooperative miste di servizi, accesso al sistema di microcredito”, “regolarizzazione temporanea dei riciclatori previa autorizzazione e rilascio patentino”. L’aspetto più incredibile di questo possibile piano, risiede nel fatto che nel documento si riconosce l’effettiva illegalità della pratica del rovistare nei cassonetti, ma visto che le sanzioni amministrative non vengono pagate e che sottrarre le merci finirebbe per privare i rom dell’unico mezzo di sostentamento, bisogna regolarizzare questo fenomeno. Praticamente una vittoria su tutta la linea per i rom, premiata la loro “scelta” di non pagare le multe con una regolarizzazione di un’attività prima ritenuta illegale.

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La Raggi ora vuol dare un patentino ai rom che rovistano nei cassonetti

Il Comune di Roma sottolinea che l’attività di riciclatore dovrà essere un’occupazione a “esaurimento” e riservata agli adulti residenti da anni a Roma, con difficoltà nel trovare un impiego diverso.