Per quanto riguarda il giovane spezzino di 25 anni ricoverato presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia per meningite da meningococco, Regione Liguria, d’intesa con la Asl 5 spezzina, precisa che il giovane è dipendente di un bar di piazza Chiodo a La Spezia.
A livello precauzionale tutti coloro che, tra il 23 e il 30 gennaio scorso, abbiano frequentato il locale sono invitati a procedere, in via precauzionale, con la profilassi antibiotica tramite cirofloxacina mg 500 in unica dose. Regione Liguria ricorda inoltre che devono sottoporsi a profilassi i contatti stretti del 25enne.
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Solo ed esclusivamente nel caso in cui si ritenga di rientrare in queste categorie la Asl 5 invita a contattare il Medico Reperibile del servizio di Igiene Pubblica tramite centralino al 0187 533111 o a recarsi all’ambulatorio di via Fiume 137 a La Spezia che rimarrà aperto fino alle 19.00 di questa sera e domani, domenica 5 febbraio, dalle 8.30 alle 19.00. In alternativa, l’antibiotico è disponibile anche nelle farmacie.
Sono iniziate poco dopo le 16 le procedure per l’accertamento della morte cerebrale del barista e studente spezzino di 25 anni ricoverato da venerdì mattina all’ospedale Sant’Andrea per meningite meningococcica con sepsi.
L’osservazione durerà sei ore: se in questo periodo l’encefalo non mostrerà attività il giovane sarà dichiarato morto. Si apprende da fonti ospedaliere. Le condizioni del 25/enne sono precipitate stamani
Il caso ha costretto molti a profilassi antibiotica. Stamani circa 80, soprattutto giovani, si sono messe in fila all’ufficio igiene della Asl. La profilassi è stata prescritta solo a 12 persone, a testimonianza che il caso sta creando psicosi. Asl e Regione hanno consigliato la profilassi a coloro che hanno avuto contatti stretti con il giovane e a coloro che frequentano il locale dove lavora il 25/enne, che le istituzioni sottolineano può essere frequentato senza problemi. Ieri oltre 300 le persone ricevute dalla Asl. Ci sono state anche difficoltà a reperire il farmaco e alcuni soggetti sono stati indirizzati alle farmacie.