Ikea venderà tappeti prodotti dai profughi siriani

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Ikea venderà tappeti e tessuti prodotti dai rifugiati siriani in Giordania: “Abbiamo a cuore le loro sorti”

Una linea di tappeti e tessuti realizzati dai rifugiati siriani, nel tentativo di fornire posti di lavoro per le persone sfollate a causa della guerra civile. È questo il progetto di Ikea che per sta sposando la causa dei 200 rifugiati siriani, la maggior parte dei quali donne, che vivono attualmente in Giordania, secondo quanto riporta la CNN.

Entro il 2019 la casa di mobili svedese ha deciso di dare il via a questa iniziativa. Jesper Brodin, direttore all’Ikea, ha descritto la situazione in Siria come “una grande tragedia del nostro tempo”, aggiungendo che la Giordania si è assunta grandi responsabilità nell’ospitare persone sfollate a causa della guerra civile siriana. “Per questo abbiamo deciso di dare il nostro contributo in questo modo”, ha spiegato alla Cnn. I prodotti saranno venduti a livello locale e in altri Paesi del Medio Oriente, con accordi di libero scambio con la Giordania.

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Ma come sono generosi, questi di Ikea. E pensare che qualcuno potrebbe pensare ad una sorta di schiavismo moderno. Del resto in linea con la politica low-cost di Ikea.

Mettiamo di essere una multinazionale che finanziava Obama e Clinton. Mettiamo che Obama e Clinton sono all’origine della catastrofe siriana che ha generato l’ondata di veri profughi in Giordania – non quelli finti che arrivano, pagando, in Europa: i veri profughi attraversano solo un confine per allontanarsi dalla guerra – e poi di essere la stessa multinazionale che li assume a basso costo. Supposizioni.