SCARPE RACCOLTE PER TERREMOTATI REGALATE AI PROFUGHI

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Oltre 5mila scarpe di marca destinate ai terremotati sono state date, invece, ai fancazzisti africani.

Sisma dell’Aquila, 2009, il 5 agosto CasaPound riceve dall’azienda di abbigliamento statunitense «Vf International Sagl» 5.493 paia di calzature della «Vans» da distribuire ai terremotati, CasaPound le gira immediatamente all’amministrazione del Comune di Poggio Picenze che avrebbe dovuto distribuirle, invece, le mette nel bocciodromo del paese. E lì le lascia.

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Poi inizia un giro da un magazzino all’altro. Fino a che, nel febbraio dello scorso anno, gli agenti della Forestale ‘scoprono’ gli scatoloni. Scattano le indagini, ma non portano a nessun colpevole.

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Pochi giorni fa – nel bel mezzo dell’emergenza neve che ha investito l’Abruzzo -, le autorità decidono finalmente di donare le scarpe agli sfollati. Ma invece di finire a loro, il 90 per cento delle scarpe è finita alle solite associazioni che gestiscono il business dell’accoglienza: andranno così a rivestire i richiedenti asilo ospitati nei centri per finti profughi dell’Abruzzo. Gli italiani, scalzi.

«Siamo sconcertati – scrive in una nota il responsabile abruzzese di CasaPound, Simone Laurenzi -. La volontà degli italiani di aiutare i propri compatrioti è stata tradita ancora una volta dalle istituzioni».