Parroco amico dei profughi: “Costruire moschea con soldi pubblici”

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“UNA MOSCHEA anche a Pistoia costruita, almeno in parte, con i soldi pubblici”. E’ la demenziale proposta di un parroco della diocesi, don Massimo Biancalani a capo delle parrocchie di Vicofaro e Ramini. Il prete, non nuovo a bizzarre ‘aperture’ verso l’Islam, ha espresso sul proprio profilo facebook la volontà di vedere realizzato un luogo di culto islamico: «Sarebbe bello avere una moschea in città – dice don Biancalani – un segno di accoglienza e rispetto verso altre religioni». Il prete che da qualche mese ha aperto le porte delle parrocchie, insieme a don Alessandro Carmignani, ai richiedenti asilo che arrivano in Italia, ha discusso di questa opportunità con i dodici ragazzi di fede musulmana che vivono insieme a lui.

Ora le chiamano ‘porte’.

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Mesi fa, fece scalpore il suo annuncio di aprire le chiese che guida alle preghiere musulmane dei profughi: «In questo momento tra loro c’è chi va a pregare in quella specie di stanza ricavata dalla comunità musulmana a Sant’Agostino mentre altri si accontentano di stendere il tappetino ovunque si trovano per dedicarsi al proprio momento religioso. Quel locale nella zona industriale – aggiunge don Massimo – non è degno di essere chiamato luogo di culto, per questo ho pensato alla costruzione di una vera moschea così come è avvenuto in altri comuni toscani, un segno di civiltà, un esempio da seguire».