‘IGNOTI’ INCENDIANO BARACCOPOLI IMMIGRATI, SPARI CONTRO ABUSIVI

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Colpi di arma da fuoco ieri sera in località Pozzo Monaco, a Cerignola, contro la baraccopoli abitata da immigrati. Dopo gli spari è stato appiccato il fuoco alle baracche. Ad agire, secondo quanto acquisito dai carabinieri, sarebbero state tre persone. Diverse baracche – che non dovrebbero essere lì – sono rimaste danneggiate gravemente, ma non si sono registrati feriti o intossicati.

Sull’episodio indagano i carabinieri del Comando provinciale di Foggia, arrivati sul posto, insieme ai vigili del fuoco, dopo aver notato le fiamme sviluppatesi all’interno della baraccopoli, durante un servizio di pattugliamento in zona. Quindi: abbiamo le autorità che indagano su un incendio di baracche abusive ma non indagano sulle baracche abusive: una interessante acrobazia legale.

Lo scorso anno: CLANDESTINI SI DANNO FUOCO TRA LORO, BARACCOPOLI DISTRUTTA: 1 MORTO – VIDEO

Un clandestino di 20 anni è morto carbonizzato in un violento incendio che si è sviluppato nella notte all’interno del famigerato “Ghetto dei Bulgari”. Si tratta dell’insediamento di baracche che si trova in località Pescia, nel territorio di Foggia, Borgo Mezzanone e Tressanti, a una ventina di chilometri da Foggia. Il rogo ha distrutto l’80% delle baracche.

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Si tratta del secondo incendio in pochi giorni che avviene nei ghetti che nel Foggiano ospitano i clandestini che servono alla criminalità organizzata per sostituire i lavoratori locali nei campi. Il precedente è avvenuto pochi giorni fa nel “Gran Ghetto” nelle campagne tra San Severo e Rignano: le fiamme in quella occasione hanno distrutto un centinaio di baracche del villaggio che ospita diversi braccianti clandestini africani.

L’allarme è scattato questa notte intorno alle due e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con autobotti. I pompieri hanno dovuto lavorare diverse ore per spegnere l’incendio che ha distrutto circa l’80% delle baracche. Le fiamme si sono propagate con molta facilità a quasi tutte le capanne del ghetto realizzate con cartone, legno e altro materiale di fortuna.

Secondo quanto riferito da alcuni bulgari presentatisi spontaneamente in caserma, all’interno della baraccopoli si era verificato un violento litigio poco prima del rogo. Gli investigatori verificheranno se vi sono elementi per poter collegare il litigio al propagarsi delle fiamme.

Stava dormendo ed è rimasto intrappolato nella propria baracca raggiunta dalle fiamme, appiccate da una persona in stato di ebbrezza al proprio capanno, il ventenne morto carbonizzato. E’ quanto dichiarano alcuni testimoni, impegnati nei campi nella raccolta di prodotti ortofrutticoli. Stando alla ricostruzione, due giovani, in stato di ebbrezza, hanno cominciato a litigare all’interno del campo e uno dei due, non si sa per quale ragione, ha dato fuoco alla propria baracca, vicina al rifugio dove stava dormendo il 20enne rimasto vittima del rogo.