CORSI DI SCI GRATIS PER I PROFUGHI ALBANESI E ALGERINI – FOTO

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I cosiddetti profughi e sedicenti minorenni afghani, pachistani, albanesi e algerini sulle piste friulane per imparare a sciare a spese dei contribuenti.

«Non bastavano l’assistenza medica gratuita, il vitto e l’alloggio. Ora anche i corsi di sci a spese dei contribuenti italiani», denuncia Stefano Mazzolini, responsabile Sicurezza della Lega, dopo aver visto un gruppo di fancazzisti ospiti di Bosco dei Museis muovere i primi passi sugli sci ai “Laghetti” di Timau. Algerini, Pakistani e Albanesi!

«I costi per corsi e il noleggio degli sci sono a carico di noi contribuenti – si chiede Mazzolini –? Il modello di accoglienza che i governi di centrosinistra hanno in mente è questo? Far fare le settimane bianche ai clandestini a nostre spese? È irriguardoso nei confronti di chi, tra gli italiani, non può permettersi di andare sulle piste perché fatica ad arrivare a fine mese. Se la Regione o lo Stato finanziano il divertimento dei richiedenti asilo, lo stesso devono fare con le nostre famiglie in difficoltà che non riescono a mandare i figli a sciare perché costa troppo. O vogliamo continuare a penalizzare la nostra gente?
Qualche giorno fa sono stato a fare le analisi del sangue e ho pagato 70 euro per il ticket – aggiunge Mazzolini –. Vicino a me c’era un richiedente asilo che le analisi la ha fatte senza sborsare un euro. Vi sembra una cosa corretta? E’ un’ingiustizia perché molti nostri concittadini indigenti non si fanno visitare in quanto non hanno le possibilità economiche per farlo».

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Per tal Renato Garibaldi, fondatore e gestore della comunità di accoglienza Bosco di Museis a Cercivento, che si arricchisce con circa 100 euro a ‘minorenne’ a spese dei contribuenti: «irriguardosa è l’idea che un bimbo italiano abbia il diritto di sciare e uno di Kabul no». Forse gli sfugge che non tutti i bambini italiani possono permettersi la settimana bianca. «Un corso – puntualizza Garibaldi – che costa complessivamente 28 euro a persona».

L’assessore regionale alla solidarietà con delega all’immigrazione Gianni Torrenti:«Mi pare un’ottima iniziativa visto che tutto quello che fa rima con integrazione per noi è positivo e va sostenuto».

L’amministrazione Serracchiani è una delle peggiori in Italia, quanto a marchette agli immigrati. Dopo le case popolari ai terroristi, anche i corsi di sci per gli albanesi in fuga dalla guerra in Siria. Mentre il 40 per cento dei ragazzi italiani non ha un lavoro.