Industrie tedesche si mangiano concorrenti grazie all’Euro

Vox
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La Germania è nel 2016 il primo esportatore al mondo, sorpassando la Cina. Lo riporta l’istituto Ifo, citando calcoli provvisori elaborati dall’istituto di Monaco per l’anno appena trascorso. Secondo tali calcoli, “il saldo nella bilancia delle partite correnti tedesco dovrebbe ammontare a 297 miliardi di dollari (pari a 268 miliardi di euro)”, prosegue la nota dell’Ifo, “mentre la Cina si piazza al secondo posto con un surplus commerciale di 245 miliardi di dollari”.
Il surplus commerciale tedesco sale così nel 2016 all’8,6% del Pil, dopo l’8,3% del 2015 riporta ancora l’Ifo che ricorda come “l’Ue consideri il 6% come quota sul Pil sostenibile per un lungo periodo”.

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C’è un problema enorme in Europa, e si chiama Germania. L’industria tedesca sta erodendo quote di mercato a quelle degli altri paesi europei, tra i quali l’Italia, grazia alla contemporanea svalutazione della propria monete e rivalutazione di quelle degli altri con la nascita dell’Euro. E questo, non a beneficio dei lavoratori tedeschi, che hanno salari sempre più ‘compressi’, ma solo dei grandi capitalisti locali. L’economia tedesca è infatti, come quella cinese, tutta squilibrata verso l’export con la contrazione dei consumi interni. Questo porterà al disastro.

Stiamo tutti, in sostanza, lavorando per ingrassare gli ex industriali nazisti. E’ inconcepibile rimanere nell’Euro.