«L’equazione tra immigrazione e terrorismo è sbagliata e inaccettabile, stiamo attenti, la cosa peggiore è fare di tutta un’erba un fascio, l’insoddisfazione e l’emarginazione diventano il terreno di coltura del terrorismo per una sorta di eterogenesi dei fini». Le parole del ministro dell’Interno Marco Minniti, già vice di Alfano, responsabile dello sbarco di molteplici terroristi islamici camuffati da profughi, sono state pronunciate a Rimini, in risposta alle ultime mosse del presidente degli Usa Donald Trump che ha firmato venerdì scorso l’ordine esecutivo anti islamico «Protezione della nazione dall’ingresso di terroristi stranieri negli Usa», che prevede la sospensione per 4 mesi degli arrivi di rifugiati dalla Siria e il blocco di tutte le categorie di viaggiatori da sette paesi a maggioranza islamica: Iran Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.

Intanto proseguono gli sbarchi di Islamici: al molo Marconi del porto di Messina sono arrivati oggi in 285 che si trovavano sulla nave di scafisti privati Golfo azzurro, mentre è di 778 clandestini il bilancio dello sbarco avvenuto ieri nel porto di Catania. Sempre ieri un gruppo di circa 200 migranti era stato raccattato da una nave spagnola davanti le coste libiche, domani li vomiteranno in Italia.

Frutto delle idee del PD, ribadite da Gentiloni: «L’Italia è ancorata ai propri valori. Società aperta, identità plurale, nessuna discriminazione. Sono i pilastri dell’Europa», così il premier abusivo su twitter.