FERRARA: ALTRI 500 FINTI PROFUGHI, PER LORO 11 MILIONI DI EURO

Vox
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«Siamo pronti a opporci in tutti i modi possibili allo sciagurato nuovo bando provinciale, con il quale si intende invadere Ferrara con altri 500 immigrati».
Il capogruppo regionale della Lega Alan Fabbri si scaglia contro il bando milionario appena pubblicato per il rinnovo della gestione dell’accoglienza di altri 500 fancazzisti.

La convenzione di dicembre della Prefettura fissa in 1500 il numero di profughi da ospitare in provincia di Ferrara, dove attualmente ne sono presenti 1.035. Il conto è semplice.

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«È inconcepibile – tira dritto Fabbri – quest’ennesimo atto di imposizione, che vuole portare altri 500 immigrati a Ferrara, pagando il tutto con i soldi dei cittadini» .

Fabbri punta poi il dito sulla base d’asta dell’appalto: 10 milioni e 850mila euro circa per nove mesi e, in caso di proroga di tre mesi, 14 milioni e 404mila euro
«Una cifra enorme – attacca – che a nostro avviso non ha giustificazioni, riferendosi all’arrivo di potenziali clandestini e che dovrebbe essere impiegata altrove, per esempio sulla sicurezza o nell’aiuto ai tanti poveri creati dagli ultimi governi» A questo proposito, Fabbri guarda già in prospettiva: «Se con le prossime elezioni andassimo al governo – dice – come primo atto, chiederemo di rimuovere dalle loro poltrone tutti i prefetti che si sono prestati ad agevolare questa sconsiderata politica delle “porte aperte per tutti” del Pd. La quale ruota tutta intorno a denaro che arriva dal pubblico verso le tasche delle cooperative rosse, che gestiscono il sistema. Un sistema che sta generando un’autentica invasione e che non vogliamo nemmeno chiamare “accoglienza”, dal momento che abbiamo visto (da Sant’Agostino a Monestirolo, per fare alcuni esempi) stipare tutte queste persone che arrivano in locali inidonei. Senza contare che, di tutti questi stranieri, solo il 10% ha diritto, in realtà, ad un progetto di protezione internazionale».

È incredibile – conclude Fabbri – come continui questa politica sul territorio, a fronte di tanti casi di violenza registrati in questi anni».