Sisma: governo taglia stanziamenti Protezione Civile, aumenta quelli per i profughi

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Vi abbiamo già parlato del tagli di 80 euro dallo stipendio dei vigili del fuoco impegnati nei soccorsi nelle zone terremotate e sepolte dalla neve, ma c’è di più. Per sostenere i costi dell’accoglienza dei fancazzisti, il governo ha tagliato le risorse destinate alla Protezione Civile, questo oltre alla questione degli elicotteri.

Un blogger, Alberto Crepaldi, ha analizzato il bilancio 2017 della presidenza del Consiglio annota i nuovi stanziamenti previsti: 45 milioni di euro per il G7 di Taormina, 201 milioni per il personale (7 in più rispetto al 2016, tra cui il famigerato e parassitario UNAR), 90 milioni in più per i contenziosi. E 100mila euro destinati a iniziative per «valorizzare e diffondere» il tema delle riforme costituzionali e istituzionali, già bocciate dal referendum. Quello che il blogger del FattoQuotidiano non ha ‘rilevato’ – ovvio – sono i miliardi di euro spesi per i ‘profughi’, che anche quest’anno vedranno un aumento record.

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Invece ci sono tagli per la Protezione civile: 71 milioni di euro.

Leggendo il capitolo di bilancio dedicato all’organismo guidato da Fabrizio Curcio, si può capire euro per euro dove il governo ha limato gli stanziamenti, scesi dai 454 milioni del 2016 ai 382 del nuovo anno. Si va dal costo di gestione dei trasporti aerei (sforbiciata da cinquecentomila euro: 1,8 milioni nel 2016, 1,3 quest’anno) alla spesa per comunicazioni e telecomunicazioni d’emergenza, scesa da miseri 50mila ad appena 20mila euro. Centomila euro vengono risparmiati sull’acquisto, noleggio e gestione dei mezzi di trasporto. Tra gli interventi sparisce del tutto la previsione di un fondo per la prevenzione del rischio sismico, che pure in Italia pare concreto. E invece dai 44 milioni di euro previsti nel 2016 si passa a zero nel bilancio di previsione 2017 (anche se la voce dovrebbe semplicemente finire trasferita nei bilanci del ministero dell’Ambiente, stando alla nota preliminare). Colpi di rasoio anche sulle spese per investimenti: vanno da 5 milioni a zero euro le spese per realizzare «interventi infrastrutturali connessi alla riduzione del rischio sismico», e cala di altri 9 milioni il «fondo per le emergenze nazionali», che passa da 249 a 240 milioni di euro.

Ma intanto si spendono miliardi di euro per ospitare fancazzisti in hotel.