Ladro espulso, magistrati bloccano rimpatrio: “Ha solo rubato”

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“Condannato per furto, ma non è stato adeguatamente dimostrato che sia abbastanza pericoloso. Teniamocelo”. In sostanza, è il ragionamento di taluni giudici del Tribunale amministrativo regionale della Liguria, che ieri hanno annullato la revoca del permesso di soggiorno a uno straniero, decisa dalla questura di Savona.

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L’immigrato era stato condannato a 9 mesi di reclusione e 200 euro di multa per furto aggravato, ma secondo le toghe fare il ladro ed essere condannati non basta a dimostrare “adeguatamente la pericolosità sociale”. Con tale discutibile motivazione, i giudici del Tar hanno quindi accolto il ricorso dello straniero contro la decisione dell’Ufficio Immigrazione che gli aveva revocato il permesso per soggiornanti Ue di lungo periodo.

Secondo i magistrati, la pericolosità sociale non può, nel caso di specie, desumersi né dalla natura del reato, né dalla entità della pena in concreto irrogata perché la nostra normativa richiederebbe anche una valutazione dell’inserimento familiare, sociale e lavorativo dello straniero.