Terremoto, Ingv: “Mai vista una serie di scosse di questa magnitudo”

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“Non si è mai vista una serie di terremoti susseguirsi con queste modalità”, ha affermato il sismologo Alessandro Amato, esperto dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, spiegando che “la successione di quattro scosse sismiche di magnitudo superiore a 5 nell’arco di tre ore è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si è manifestato”.

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Malgrado sia ancora presto “per sapere con esattezza quale sia stata la faglia,o le faglie” che hanno generato le scosse registrate questa mattina, “è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘ contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’”.

E’ la prima analisi di Andrea Billi, ricercatore dell’Igag-Cnr. “Oggi alle ore 10:25 circa si è verificata una scossa di terremoto in Centro Italia al confine tra Lazio ed Abruzzo. Tale scossa è stata seguita alle 11:14 circa da un altro evento sismico ancora più energetico. Il primo terremoto è stato caratterizzato da una magnitudo 5.3 circa (prime stime) ed una profondità di 10 km circa (prime stime). Il secondo da una magnitudo 5.7 circa (prime stime) ed una profondità ancora di 10 km circa (prime stime)” spiega Andrea Billi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr.

“Dai primi rilievi strumentali, sembra che gli epicentri ricadano nell’area dei comuni di Montereale e Capitignano (Aq), nei pressi del lago artificiale di Campotosto, a circa 10 km a sud-ovest di Amatrice” continua il ricercatore dell’Igag-Cnr. “Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato tali terremoti, è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di “contagio sismico” tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’, un fenomeno al quale assistiamo già da alcuni mesi in Centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul Nera” rimarca l’esperto del Cnr. “Quando una faglia genera un terremoto, -evidenzia Billi- la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile – ore, giorni, mesi, anni – possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare’ le faglie adiacenti”.