Roma: Comune vuole “Free Tax Area” per gli Zingari

Vox
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Una Free Tax Area per gli Zingari di Roma: una esenzione delle tasse e delle tariffe comunali per sostenere i rom che si trovano in difficoltà. E’ la nuova bizzarra idea dell’amministrazione Raggi. Poi non scriveteci di non prendercela con il M5S, perché “il nemico è il PD”: non possiamo nascondere le notizie. Anzi: non vogliamo.

Non siamo nemmeno al ridicolo di Zingari trattati al pari degli Italiani, ma addirittura alla discriminazione verso gli italiani.

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“L’idea di costituire una Tax free Area per i rom sgomberati dai campi, ipotizzata dalla giunta Raggi, appare non solo assurda ma offensiva e palesemente discriminatoria nei confronti dei romani – scrivono in una nota i rappresentanti di Fratelli d’Italia – Siamo pronti alla barricate ed a impugnazioni in ogni sede giudiziaria per impedire che l’amministrazione Raggi conceda ai nomadi quello che non concede nemmeno ai romani: l’esenzione delle tasse e delle tariffe comunali come forma di sostegno temporaneo”. Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, Federico Guidi e Lavinia Mennuni ora chiedono che l’attenzione riservata dalla Raggi ai nomadi sia destinata pure ai cittadini che hanno avuto la sfortuna di non vivere in un campo rom. “Se l’amministrazione comunale ha risorse da destinare a forme di sostegno – dicono – queste devono essere destinate per aiutare imprese e famiglie italiane e in particolare i romani più deboli e sfortunati. Ai 5 Stelle che si stanno dimostrando ancor peggio della peggiore sinistra rispondiamo che la priorità deve andare alle famiglie e alle imprese romane e non a chi vive di illegalità”.

Ieri la commissione alle Politiche Sociali ha approvato un piano che sarà definito entro il 31 gennaio. “La delibera è frutto di un percorso di approfondimento con l’obiettivo del superamento graduale dei campi rom. La strategia nazionale d’inclusione ragiona su un arco di tempo 2012-2020 e siamo in ritardo, stiamo lavorando per colmare il ritardo registrato in passato. Abbiamo voluto – ha detto l’assessore al Sociale, l’ormai famigerata Laura Baldassare, secondo quanto riportato dal Messaggero – un cronoprogramma perché abbiamo voluto dare un’impostazione di metodo affinché non resti sulla carta: l’idea di avere campi dedicati a un’unica popolazione è quanto di più contrario alle norme europee”.