Piedi umani al ristorante cinese, medici legali quasi certi: inchiesta su cuoco bengalese

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Ristorante cinese «Yi Hia Ren» di corso Stati Uniti a Padova. La sera del 28 novembre scorso un grossista cinese consegna allo chef, un bengalese, due zampe d’orso o piedi umani – ancora non si sa – per cucinarle per lui e per i suoi commensali. Il cuoco non ci ha pensato due volte, ha messo le zampe in pentola e si è messo ai fornelli. Prima di cucinarle, condirle e servirle a regola d’arte ha scattato una foto e l’ha postata nel suo profilo Facebook:

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L’ha vista anche un cliente italiano – incauto a frequentare ristoranti etnici – che ha fatto la segnalazione ai Carabinieri del Nas. I militari hanno eseguito, quindi, dei controlli nel locale ma a parte trovare i soliti cibi scaduti – normale in ristoranti cinesi – di carne d’orso o piedi umani nessuna traccia.

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Ora la procura ha aperto un’inchiesta per accertare che si tratti veramente di zampe d’orso e non di piedi umani. Alcuni esperti hanno detto che potrebbero essere zampe di un plantigrado, mammifero che cammina poggiando a terra tutta la pianta del piede. Ma per i medici legali sono, invece, due piedi umani. Il titolare della indagini è il sostituto procuratore Benedetto Roberti.

La pietanza è stata cucinata a fiamma vivace con acqua, spezie e verdure. Le zampe poi, rimaste inzuppate nel «saporito» sughetto, sono state servite come fossero una pietanza «normale». «In Slovenia è lecito uccidere e mangiare questi animali – ha detto la titolare del ristorante alla stampa locale – quell’uomo mi ha detto che erano zampe d’orso comprate in Slovenia. È successo solo quella sera – ha aggiunto – ma questa storia ci ha rovinati. L’altro ieri abbiamo avuto solo cinque clienti». Anche troppi.

E’ successo solo quella sera.