Senzatetto italiano muore vicino centro profughi, per lui era off-limits

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Il gelo fa una vittima a Canicattì, nell’Agrigentino: un uomo di 53 anni, che da tempo viveva in strada, è stato trovato senza vita dai carabinieri allertati da alcuni passanti che in piazza Vespri avevano notato il corpo esanime. Morto per il freddo: a Canicattì, che si trova in un’area interna, a una trentina di chilometri dalla costa, la temperatura è abbastanza rigida. La salma è stata trasportata alla camera mortuaria.

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Si tratta dello stesso Comune che, apprendiamo dal giornale locale, con una disoccupazione giovanile vicina al 70 per cento, è costretto a mantenere 50 presunti minori clandestini, versando, per ognuno di loro, 75 euro al giorno:

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CANICATTI’. Ospiti e titolari delle associazioni che ospitano minori richiedenti asilo protestano contro l’amministrazione comunale di Canicattì (Ag) per i ritardi nella liquidazione delle rette maturate e già accreditate tramite la Prefettura.
Si tratta di cifre considerevoli risalenti al 2015 per circa 50 minori e 30 addetti all’assistenza il cui mancato accredito alle associazioni o cooperative di assistenza costringono a ricorrere a prestiti bancari.
Secondo una parziale stima oltre 400 mila euro. Il sindaco Corbo e il dirigente Ferrante hanno assicurato che l’accreditamento avverrà a breve ma solo per la parte di fondi che sono già stati inviati al Comune di Canicattì, pari a 45 euro giornalieri per singolo ospite.
La restante parte di poco più di 30 euro sarà accreditata solo quando si avrà il relativo trasferimento sul conto comunale da parte delle istituzioni competenti.

E infatti, la morte del povero senzatetto è avvenuta non lontano da dove i giovani fancazzisti sono ospitati a spese nostre.