CESENA: Africani al posto dei senzatetto italiani, e la gente stacca gas alla struttura

Vox
Condividi!

A Borello, Cesena, in una delle tante case prese in affitto o acquistate in giro per l’Italia dalla Misericordia per lanciarsi nel business dell’accoglienza dei fancazzisti stranieri, dovevano essere accolti senzatetto locali. Dovevano.

Perché sabato sera sono stati portati a Borello 11 cosiddetti profughi, che hanno preso il posto di 11 potenziali senzatetto italiani, che non garantiscono un introito. Un inizio per la struttura che la Misericordia ha affittato proprio perché intende utilizzarla per i richiedenti asilo: business lucroso per una delle tante associazioni dai bilanci poco trasparenti e dagli interessi sempre più difficili da individuare.

A questa invasione e ingiustizia qualcuno ha risposto con una protesta creativa: nella notte tra sabato e domenica – sostengono dalla Misericordia – ignoti hanno infranto il vetro di un contatore e hanno chiuso il rubinetto del gas. I fancazzisti si sono quindi svegliati al freddo e senza gas per la cucina.

Vox

“Tutti noi eravamo pronti ad accogliere chi è meno fortunato – dice Fabio Biguzzi del comitato “Futuro Borello – proprio per questo alcuni dei nostri e altri cittadini ci eravamo dati appuntamento per le venti davanti al centro. Addirittura alcuni avevano delle coperte in macchina da offrire e si pensava anche di far preparare una grande pizza gigante da offrire. Ma quando abbiamo visto scendere dai due pulmini della Misericordia undici africani, subito l’idea classica del barbone e del clochard è andata a farsi benedire. Inoltre una discussione nata tra un ospite e una signora che filmava con un telefonino ha acceso gli animi ed è volata qualche parola di troppo, ma senza nessuna conseguenza. Non sono state fatte le barricate, come ha detto la stampa, ma tutto è andato avanti senza nulla di grave”.

“Quello che è successo – rincara Ombretta Farneti portavoce del comitato – è certamente legato al fatto che dall’inizio dell’estate è muro contro muro tra noi, che raccogliamo oltre cinquecento firme, e il comune di Cesena completamente sordo alle nostre richieste. Chiediamo che la nuova struttura venga messa a disposizione degli anziani del luogo e proprio per questo abbiamo indetto un incontro dal titolo “Le voci inascoltate” per giovedì 19 gennaio presso il teatro parrocchiale invitando il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore Simona Benedetti. Respingere i senza tetto non è nelle nostre intenzioni, purchè questo non sia una forma subdola di inserimento di persone che potrebbero alterare l’equilibrio del paese”.

“I senza tetto sono ben accettati – dice Jacopo Morrone della Lega Nord – purchè nella chiarezza. Il fatto che questi undici siano stati portati qui dal centro “La Marmotta Rossa” di Cesena senza nessun tipo di documentazione se non un fantomatico tesserino di cui ha parlato il governatore Israel De Vito che li ha trasportati con i mezzi della Misericordia non basta. La sicurezza prima di tutto e il comune ci devi dire chi sono queste persone. Quanto al fatto che sabato notte gli ospiti siano stati al freddo per la mancata erogazione di gas, evidenzio come le indagini, in atto dopo la denuncia fatta contro ignoti dalla Misericordia, sono a trecentosessanta gradi e potrebbe anche essere che gli undici siano stati collocati senza che la struttura fosse stata adeguatamente controllata. Qualora fosse accertato un intervento doloso, chi lo ha fatto ne risponderà personalmente dato che certe forme di lotta ci sono completamente estranee”.