Gender su Facebook: bambini con vagina e bambine con pene

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L’ideologia gender in Spagna raggiunge un grado di follia davvero senza limiti.
Nei giorni scorsi, le pensiline degli autobus dei tre capoluoghi dei Paesi Baschi e di Pamplona, in Navarra, le pagine di alcuni quotidiani locali e la metro di Bilbao sono stati deturpati da cartelli raffiguranti quattro bambini che corrono nudi mentre si tengono per mano. Al centro c’è una bambina con l’organo sessuale maschile e un bambino con l’organo sessuale femminile. E sotto la scritta: “Ci sono bambine con pene e bambini con vagina”.

Artefice di questa campagna pubblicitaria è Chrysallis Euskal Herria, associazione di familiari di figli transessuali. La quale, non ottenendo denaro né dal governo basco né da quello navarro, è stata finanziata da un imprenditore newyorkese di origini spagnole, che ha donato ben 30.000 dollari.

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Facebook, che in un primo momento aveva censurato l’immagine postata dall’associazione, si è poi prontamente scusato, sostenendo che si è trattato di un errore: i dogmi dell’ideologia gender non si discutono, anche se totalmente anti-scientifici e dannosi per la vita dei bambini.

Aingeru Mayor, presidente della suddetta organizzazione, ha fatto sapere che la campagna serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di aiutare e accompagnare i bambini che sentono un’identità diversa dal sesso biologico. La soluzione che propone di fronte a questo dramma è la transessualità:

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