TRIPOLI: MILIZIANI ISLAMICI ASSALTANO MINISTERI, AD AMBASCIATORE ITALIANO “NON RISULTA”

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Oggi, nella capitale libica Tripoli, una unità militare appartenente al governo islamista di Salvezza Nazionale ha preso il controllo di diversi ministeri e sedi istituzionali occupate dall’esecutivo d’Accordo nazionale del premier Faez al Sarraj, imposto dall’Onu. La notizia data da diversi media locali è stata confermata da una fonte dello stesso governo di Salvezza nazionale ad “Anadolu”, agenzia di stampa ufficiale dello Stato turco che sostiene e finanzia gli islamisti di Tripoli.
Una mossa apertamente ostile al governo al Sarraj pochi giorni dopo che questo a cominciato a lavorare l’Italia su un accordo per la lotta alla migrazione clandestina subito seguito con la riapertura dell’ambasciata italiana a Tripoli. La stessa fonte, che ha parlato in condizioni di anonimato, ha spiegato che “al momento dell’irruzione, il ministro incaricato dal Consiglio nazionale del governo d’Accordo nazionale, (Ali Qalamah) non era presente nella sede del ministero”, che si trova nella zona di Salhuddine a sud di Tripoli. “L’unità che fatto irruzione ha chiesto agli impiegati di evacuare la sedi e sospendere il lavoro fino ad una nuova comunicazione” ha aggiunto la fonte.
Finora non ci sono state dichiarazioni da parte del governo guidato da al Sarraj. Lo scorso 14 ottobre, il capo del governo di Salvezza Nazionale Khalifah Ghwell aveva annunciato da Tripoli il ritorno del suo esecutivo ad esercitare le sue funzioni. E questo dopo circa novemesi di auto-sospensione decisa “per fare spazio” al governo d’Accordo Nazionale di al Sarraj. Lo stesso Ghwell, in una intervista precedente fatta sempre all’agenzia turca, aveva spiegato che il ritorno del suo governo “non è in contrasto con le precedenti decisioni” di autosospensione. “Ci siamo ritirati dal potere per proteggere la patria da una divisione”, aveva detto spiegando però che “ma le divisioni sono aumentate con l’ingresso del governo al Sarraj a Tripoli (nel marzo 2016) in quanto privo di legittimità”, Un ostacolo, quello della legittimità, che si riferisce alla mancata fiducia al governo al Sarraj da parte dell’Assemblea dei deputati di Tobruk, come sancito dall’accordo di al Zureikat in Marocco, grazie al quale era nato l’esecutivo d’Accordo Nazioanle un’anno fa.

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“Non mi risulta alcun golpe in atto, le sedi istituzionali nelle quali opera il governo di accordo nazionale sotto la guida di Sarraj continuano a lavorare”. Lo ha detto all’ANSA l’ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Perrone, tornato pochi giorni fa con un tempismo interessante. “Non mi risultano scontri in città, sembra che ci siano dei movimenti di uomini vicini a Ghwell in alcuni uffici, più che in sedi del governo”, come quello dei mutilati di guerra, ma non si tratta certo di un golpe, ha spiegato l’ambasciatore che si è insediato a Tripoli il 10 gennaio scorso. Peraltro, ha proseguito, il ministero della Difesa che Ghwell ha annunciato di aver occupato “non è più in quella sede, è stato trasferito da tempo in un altro edifico” e “tutte le sedi istituzionali sono operative”.