Trovata agenda segreta di don Contin, tutti i nomi delle sue donnine

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PADOVA – Tutti i nomi delle donne con cui aveva rapporti sessuali, li ha segnati in un’agenda. Don Andrea Contin, il parroco della chiesa di San Lazzaro, attivo nell’accoglienza ‘profughi’ e iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, annotava scrupolosamente in un’agenda i nominativi delle sue amanti e delle sue parrocchiane disposte ad avere con lui incontri di sesso estremo. Ed è grazie a questa agenda, sequestrata la mattina del 21 dicembre in canonica, che i carabinieri sono riusciti a contattare almeno sette donne presunte vittime del sacerdote. Tutte hanno raccontato agli inquirenti di avere avuto rapporti sessuali molto forti con il religioso. Ma chi indaga vuole soprattutto appurare se queste donne sono state costrette a fare sesso a pagamento. Così i carabinieri attraverso una serie di soprannomi utilizzati in siti per annunci a luci rosse, stanno risalendo agli uomini che hanno contattato il prete per avere un rapporto sessuale. Nei prossimi giorni saranno sentiti dagli uomini dell’Arma.

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Le carte acquisite dai carabinieri negli uffici della Curia confermano che i vertici della chiesa padovana sapevano quel che accadeva in canonica a San Lazzaro. Esposti e segnalazioni erano regolarmente arrivati a destinazione. Del resto non appena è partita l’inchiesta lo hanno ‘spostato’ in un luogo sicuro, all’estero.

Tutto è iniziato il sei dicembre scorso quando una parrocchiana di 49 anni, ex amante del sacerdote, si è recata dai carabinieri per denunciarlo. Otto pagine di querela dove la donna ha descritto nei dettagli quanto avrebbe subito dal religioso a partire dal 2014.
«Un giorno don Contin mi ha minacciata con un coltello» ha raccontato ai militari della compagnia di Padova. E poi nella querela ha allegato i referti medici del pronto soccorso. In un paio di occasioni, dopo gli incontri di sesso estremo con il parroco, la padovana si è recata all’ospedale dove è stata curata per diverse lesioni da percosse su tutto il corpo. Unendo i due referti la quarantanovenne ha totalizzato ventuno giorni di prognosi. E in quelle otto pagine di denuncia l’ex amante del sacerdote ha parlato anche delle offese ricevute dal prete via WhatsApp.