Natale in India: amici Moretti denunciati per “schiavismo”, in Veneto

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Natale in India amaro per Alessandra Moretti, ex candidata PD a governatore del Veneto. La famiglia di ricchi sfruttatori indiani – lì è la norma, e tutte le grandi ricchezze sono costruite sullo sfruttamento di masse sottopagate – di cui è stata ospite è accusata di “riduzione in schiavitù”.

Lo si legge in una denuncia presentata in questura a Vicenza da un dipendente, l’immigrato Raul Sahni, contro gli imprenditori indiani molto attivi in Veneto nell’ambito orafo, alberghiero e immobiliare: gli Sharma. Ci stiamo facendo colonizzare da schiavisti stranieri che finanziano i nostri partiti per avere campo libero. E ne invitano i rappresentanti ai matrimoni.

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Secondo quanto racconta il sindacalista dell’Usb, Raniero Germano, “avevamo avuto diverse segnalazioni sulle imprese del gruppo Sharma, ma a luglio alcune dipendenti ci hanno raccontato di un ragazzo che viveva recluso. Allora dopo settimane di appostamenti siamo riusciti a farlo scappare. Prima lo abbiamo portato in ospedale, perché aveva bisogno di cure urgenti. Poi in Questura”. E così Raul Sahni ha raccontato il suo calvario, che ovviamente dovrà essere valutato dagli inquirenti. La Moretti, che al tempo del matrimonio aveva definito lo sposo “una persona a me molto cara”, ora fa marcia indietro e prudentemente lo definisce solo “il figlio di una persona che conosce mio padre”.

I media di distrazione di massa, come sempre, hanno pubblicizzato il lato gossipparo della questione. Ma il vero allarme è quello della possibile corruzione dei nostri politici in cambio di facilitazioni nella penetrazione di questi personaggi nella nostra economia.