Profughi a “marcetta della pace”: “Allahu Akbar”

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“Marcia per la Pace”, Bartole (FdI): «Richiedenti asilo con cartelli che neanche comprendono e grida “allah akbar”»

«Ieri si è svolta la cosiddetta Marcia per la Pace e dalle foto che girano su moltissimi gruppi Facebook si nota che i protagonisti sono nell’80% della cinquantina presenti, presunti richiedenti asilo che portano striscioni scritti in lingue che forse nemmeno comprendono, come quella slovena, e sventolano bandiere che con la pace poco han a che fare. Se poi partono al grido di “allah akbar” presumo che non sia la pace il loro obiettivo finale!».

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Roberto Bartole, membro del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia Trieste, commenta la manifestazione di domenica 1 gennaio lungo le vie di Trieste organizzata dal Comitato Danilo Dolci: «Molti con cellulari con auricolari inseriti, nel corso della camminata scortati dalle forze dell’ordine, si sono rivolti verso gli automobilisti in lingua straniera e verosimilmente ineducata. Premesso che la pace è auspicabile da tutta l’umanità mi chiedo quale valenza abbia una marcia in un paese che non è in guerra con nessuno e che nessuno dei paesi di provenienza avrà mai modo di esserne messo a conoscenza. Se proprio devono essere fatte siano fatte da cittadini italiani e in percorsi che non diano intralcio al traffico anche turistico di questa giornata».