Le bombe contro CasaPound a Firenze, compresa quella di stamani che ha causato il ferimento di un agente, che ha perso mano e occhio, hanno dei padri, oltre che degli esecutori.
E sono quelle associazioni che nei mesi precedenti volevano impedire l’apertura della libreria presa di mira dalle bombe.
Leggiamo cosa scrissero Anpi e Cgil prima dell’apertura:
[…] di queste settimane la notizia che a Firenze, nel quartiere di Coverciano, in via Gabriele D’annunzio, Casapound ha intenzione di aprire una nuova sede, usando come giustificazione l’apertura di una libreria dell’associazione “il Bargello”.
“La CGIL e l’ANPI rivendicano da sempre la loro connotazione antifascista e si riconoscono nei valori della Costituzione nata dalla Lotta di Liberazione. Nel nostro paese, nella nostra città, orgogliosa della sua medaglia d’oro alla Resistenza, non può esserci spazio per chi si richiama direttamente al fascismo, come più volte fatto da esponenti di Casapound”. Questo il commento della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e dell’ANPI sezione Giuseppe Di Vittorio.
“Come i fatti di questi ultimi giorni confermano – si legge in un comunicato delle due associazioni -, la presenza di Casapound è spesso sinonimo di violenza, di aggressioni, intimidazioni, odio razziale, disprezzo della democrazia. Rifiutiamo con nettezza ogni movimento che si richiami al periodo peggiore del nostro paese, e siamo al fianco dei giovani studenti e degli abitanti del quartiere impegnati in questi giorni per chiedere di non aprire la ‘libreria’ del Bargello”.
” Al razzismo – concludono – rispondiamo con la solidarietà, alla violenza con la saldezza dei nostri valori, al fascismo con l’antifascismo, patrimonio comune della nostra democrazia”.
Ecco, quando vuoi impedire a chi non la pensa come te di aprire una libreria, se poi mettono le bombe, tu sei il mandante morale. Ma nessun magistrato li indagherà per “incitamento all’odio”, perché i magistrati fanno parte delle stesse associazioni. E’ tutta una cricca.
