Anna, bambina rapita da islamico e segregata per 13 anni: figli dello stupro venduti

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Rapita a 15 anni nella civile Inghilterra da una banda di immigrati pakistani. Tenuta in cattività per 13 lunghi anni. Fatti di stupri. Abusi di ogni tipo. Violenze.

E’ la storia di Anna Rushton. Una delle tante storie di ragazzine bianche rapite e stuprate da orde di islamici nel Regno Unito. Una storia che la vittima ha voluto affidare ad un libro, perché non si dimentichi:

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La bambina, inglese e figlia di genitori separati di un quartiere degradato dall’immigrazione, era stata adocchiata da uno dei suoi futuri stupratori. Un giorno Malik, uno dei tanti tassisti pakistani che infestano l’Inghilterra, l’ha rapita dalla casa famiglia in cui viveva, perché sapeva che nessuno l’avrebbe cercata. Non certo gli assistenti sociali, timorosi di apparire ‘razzisti’.

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Da quel giorno, nella civile Inghilterra, la ragazzina ha vissuto per 13 anni in cattività. Schiava sessuale dell’islamico e della sua banda. Vivendo in un angolo sudicio della casa che l’uomo condivideva con la madre, il fratello e le loro mogli. Tutti complici nel tenerla segregata.

E ha partorito, Anna, in quegli anni di stupri e violenze da parte di Malik e degli islamici ai quali la vendeva. Ha partorito 4 figli. Venduti da Malik al migliore offerente.

E’ fuggita un giorno, Anna, dopo tanti altri tentativi finiti male. Quando la famiglia islamica era impegnata nei preparativi della festa del Sacrificio.

E ora Anna vive con suo marito e i 4 bambini che erano stati venduti. Ma quante ‘Anna’ ci sono là fuori, nell’Europa devastata dall’immigrazione islamica? Quante schiave che non sono riuscite a fuggire?

E’ una storia che difficilmente troverete sui media di distrazione di massa italiani. Potete approfondirla in inglese sul Daily Mail e sul Mirror.