Presepi: ondata vandalismi in tutta Italia, sono tra noi

Vox
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Gli ultimi casi in ordine di tempo colpiscono la Brianza e la Toscana.

BRIANZA:

A qualcuno, probabilmente, il presepe dà proprio fastidio: a Meda, in occasione del terzo atto vandalico, uno è stato proprio distrutto. E’ quello allestito nel chiesino del Redentore in via Parini.

A darne notizia sono le stesse persone che lo hanno allestito con cura e affetto: “Del presepe di via Parini rimane solo la fotografia. Questa notte è stato distrutto. Perché?”.

Una mail inviata ieri per informare che l’atto finale è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Già quel presepe era stato oggetto delle attenzioni di ignoti, che avevano rubato una tavoletta realizzata dall’artista cittadina Mariuccia Terragni.

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I vandali un paio di giorni dopo avevano spostato la loro attenzione sul presepe di piazza Cavour facendo sparire una lanterna con la candela. Ora eccoli di nuovo all’opera.

Se a Meda i cittadini si trovano a dover fare i conti con qualche imbecille, pare che a Seveso la situazione non sia delle migliori. Ci segnalano che anche a Baruccana, nella notte di venerdì, qualcuno abbia distrutto il presepe dell’oratorio. O gli stupidi si spostano sul territorio o, a quanto pare, non sono in numero limitato.

EMPOLI:

Un dialogo virtuale con i vandali che, a quanto pare, sarebbero entrati in azione sabato, approfittando di un momento di solitudine nella stanza allestita con tanto di cielo stellato nel cuor del ‘giro’ vestito a festa per il Natale ormai alle porte. Le natività si susseguono una accanto all’altra, facendo capolino da vetrine, finestre e fondi sfitti diventati grotta o capannuccia. Oppure vere gallerie espositivi di presepi in tutte le salse. L’auspicio non può che essere uno soltanto: coloro che si sono presi la briga di boicottare il presepe opera di Bandini – prontamente riparato – non concedano il bis, come accaduto in occasione delle precedenti edizioni della manifestazione, tra le eccellenze del circuito regionale “Terre di presepi”.

In passato, gli organizzatori hanno dovuto fare i conti con statuette spostate o, peggio ancora, rubate. E pure con rappresentazioni scompigliate. Episodi ripetuti dei quali si occuparono anche i carabinieri.