A processo per manifesti contro ladri: “Privacy violata”, secondo magistrata

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Tagliacozzo (L’Aquila) – “Siete tanti ma qui comandiamo noi… Guardatevi le spalle, non siete più al sicuro cani: nessuno di voi… Bastardi”. Queste frasi, sotto le foto di tre romeni arrestati per una serie di furti avvenuti in città l’estate dello scorso anno, sono al centro di un’indagine della Procura di Avezzano.

Erano stati attaccati per le vie della città e ora le indagini dovranno accertare l’identità dei responsabili. E’ quanto stabilito dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, tal Francesca Proietti, che ha bocciato la richiesta di archiviazione del pm. Chi ha affisso i volantini ha violato la privacy dei ladri romeni.

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Bisogna dunque andare avanti, secondo il gip, e fare luce su una vicenda che fece grande clamore. I fatti risalgono alla fine di agosto dello scorso anno quando fu aperto un procedimento penale e furono avviate le indagini con l’ipotesi di reato formulata nei confronti degli ignoti di “minacce e incitamento all’odio razziale”. I ladri sono una razza, come ben sapete.

Tutto cominciò dopo una raffica di furti che aveva messo in ginocchio attività commerciali e privati cittadini, i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo riuscirono ad arrestare gli autori: tre romeni, Rosca Mihaita, 23 anni, Jonut Nandu Mastahac (26) e Pelin Mihai (26).

Prima dell’arresto, i tre romeni, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, erano stati pedinati dai militari in borghese e da pattuglie che perlustravano il territorio. Una notte furono accusati di aver colpito in un bar del distributore sulla Tiburtina. Subito dopo la fuga, poi le fasi dell’arresto e infine le perquisizioni per ricostruire l’accaduto. Gli arresti vennero accolti con grande soddisfazione dai residenti tanto che, in molti, andarono sotto alla caserma in attesa dell’uscita dei romeni dentro le gazzelle. Il giorno successivo furono trovati i manifestini con le foto dei tre arrestati affissi per le vie della città.