Violenze profughi a Bari con bastoni e pietre, condannato anche Kabobo

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Il Tribunale di Bari ha condannato a pene comprese fra i 5 anni e 8 mesi di reclusione e i 3 anni e 10 mesi 31 imputati, tutti migranti originari di Burkina Faso, Bangladesh, Pakistan, Costa d’Avorio e Mali, ritenuti responsabili di aver partecipato alla rivolta dinanzi al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari-Palese del primo agosto 2011. La condanna più alta, a 5 anni e 8 mesi di reclusione, è stata inflitta nei confronti di uno dei tre presunti capi della rivolta, il 39enne Sankara Maliki, mentre gli atri due istigatori della rivolta erano già stati condannati con rito abbreviato nel febbraio 2013, con altri 12 imputati.

KABOBOVENDOLA

Il Tribunale ha poi condannato gli altri 30 migranti, accusati a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, blocco ferroviario, interruzione di pubblico servizio, danneggiamenti, incendi e violenza privata a pene fino ai 4 anni e 8 mesi di reclusione. Tra questi Mada Kabobo, il ghanese che l’11 maggio 2013 aggredì e uccise a picconate tre passanti a Milano.

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Pensate. Se lo avessero arrestato, invece che rimandato nel centro, oggi tre italiani sarebbero ancora vivi. Invece no. Loro sono morti. E i magistrati fanno ancora il loro lavoro. Come i vari premier abusivi che dal 2011 si succedono a Palazzo Chigi facendo scelleratezze.