Si difende da Marocchino invasato, ragazzo italiano a processo

Vox
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«Mi sono spaventato – precisa il giovane ragazzo di Trento – temevo che estraesse un coltello o una siringa, mi sono sentito in pericolo e ho avuto un momento di terrore», scrive il giornale locale.

Così si è difeso con un pugno al volto del marocchino. Che subito il colpo non reagisce, probabilmente ottenuto quello che voleva, fotografa la macchina e fugge.

I 4 amici a questo punto chiamano le forze dell’ordine che al loro arrivo riescono a trovare il marocchino, confermando il suo stato confusionale. Viene portato al pronto soccorso dove i medici non riscontrano nessuna ferita dovuta al pugno. Ma invece si accorgono che l’uomo era già stato ricoverato alcune ore prima per aver preso una bottigliata in testa con relativi numerosi punti di sutura. Tale ferita probabilmente era dovuta a qualche regolamento di conti.

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Al marocchino vengono comunque dati 10 giorni di prognosi, sommando erroneamente i «danni» del pugno e il taglio in testa. La cosa pare finita, anche perché il giovane di Trento fin da subito dichiara – a precisa domanda dei carabinieri – di non voler sporgere denuncia.

Cosa che invece attua immediatamente il marocchino, mentre è ancora in pronto soccorso. Infatti a distanza di 17 mesi arriva il mandato di comparizione davanti al giudice di pace di Rovereto dottor Fabrizio De Angelis. Il 25 enne di Trento dovrà rispondere di lesioni personali.(art. 583 comma 2 c.p.).

Venerdì 16 dicembre avrà inizio il processo. Il giovane rischia da 6 mesi a tre anni. A testimoniare ed avvalorare la sua tesi sono stati chiamati tutti gli amici presenti alla scena e i due operatori delle forze dell’ordine intervenuti.

Basteranno? O come nel caso di Fermo verrà perseguitato dai nostri magistrati?