Profugo vince ricorso: potrà dormire in parco pubblico

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Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha giudicato illegittima la “ordinanza antibivacco” emessa dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. I magistrati si confermano i migliori amici del degrado.

L’ordinanza vietava accattonaggio, capannelli di persone e consumazione di cibi e bevande all’aperto. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso (a spese nostre) di un richiedente asilo pakistano (!), Nawaz Shah, per l’annullamento della sanzione di alcune decine di euro: il clandestino era stato trovato ad occupare come sua ‘camera da letto’, un parco della città.

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L’ordinanza era stata emessa nei mesi scorsi ed era valida fino allo scorso 15 novembre, ma molte delle sue previsioni sono state riprese nella proposta di regolamento della Polizia Municipale presentata dalla Giunta comunale e ora all’esame del Consiglio Comunale. Per il Tar, l’amministrazione comunale può varare ordinanze solo per fronteggiare eventi e pericoli eccezionali ed emergenziali che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, e che non possano essere affrontati in via ordinaria. In caso contrario il Comune esorbiterebbe dai propri poteri.

Quindi fancazzisti pakistani che occupano parchi pubblici non sono una emergenza.