TARANTO – Una delegazione di fancazzisti renziani ospiti a spese dei contribuenti nel centro di accoglienza Bel Sit di Taranto ha manifestato sotto la sede della Prefettura lamentando un ritardo di cinque mesi nella corresponsione dello stipendio da profugo, il famigerato pocket money quotidiano.
Obiettivo della protesta l’ A$$ociazione Salam, che gestisce la struttura. «Ancora una volta – è detto in una nota dello Slai Cobas per il sindacato di classe, a cui i migranti si sono rivolti – la Salam è l’unica associazione su Taranto che non rispetta questo diritto dei migranti; tutte le altre associazioni, pur con le stesse difficoltà di fondi, corrispondono regolarmente questo pocket money, che è un sostegno, sia pur minimo, per le spese urgenti dei migranti. Già nel recente passato abbiamo sollevato questo problema».
Ormai i cosiddetti sindacati si occupano non dei lavoratori, ma di fancazzisti che esigono stipendi per bighellonare tutto il giorno: lavoratori, abbandonate questi cazzari.
La delegazione dei fancazzisti, accompagnata dalla responsabile dello Slai cobas, Fiorella Masci, chiede «che questa situazione venga risolva subito e che ai migranti vengano dati tutti i pocket money arretrati in modo da evitare ulteriori iniziative di lotta».