E’ MORTO FIDEL CASTRO, IL POPULISTA

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Fidel Castro è stato, essenzialmente, un patriota. Con molti difetti, con un’idea economica sbagliata, dettata soprattutto dalla contrapposizione bipolare dell’epoca, ma comunque un patriota.

A Castro va il merito di avere riscattato la sua terra dal colonialismo americano – Cuba era il bordello degli Usa – anche se poi, si è trasformata nel bordello degli europei. Ma nemmeno lui poteva cambiare la natura di una parte dei suoi abitanti. Quella un po’ abbronzata.

Tutte le rivoluzioni nazionali sudamericane sono state etichettate e sono divenute ‘comuniste’, in opposizione al dominio americano, non per motivi ideologici, ma tattici.

La rivoluzione castrista è stata, almeno inizialmente, una rivolta nazionalista: Cuba era il bordello degli Stati Uniti, Batista era la marionetta di Mafia, Cia e multinazionali. Un patriota, all’epoca, sarebbe stato con Castro, sulle montagne.

Poi, la rivoluzione ha preso la via politica ed economica comunista per un motivo ovvio: il nemico, a nord, era capitalista, scelta obbligata – e sbagliata, ma in certi casi non hai scelte giuste – fu gettarsi nelle braccia sovietiche. E così, Cuba divenne, dopo decenni, da bordello dell’America a bordello low-cost per europei in calore.

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Fidel Castro non aveva incarichi ufficiali dal 2006, succeduto dal fratello Raul, che l’ha salutato con “hasta la victoria siempre”. La realtà è che Cuba sta, lentamente, tornando alla ‘normalità’ di colonia americana.

A Miami sono in corso festeggiamenti da parte degli esuli cubani. Che sono una rappresentanza variegata: ricchi, dissidenti, intellettuali, narcotrafficanti e criminali. Essenzialmente l’oligarchia che stava sfruttando un popolo. Sostituita da un’altra oligarchia, quella comunista.

Il problema di Cuba è essenzialmente uno solo: troppi mulatti e neri. Nonostante questo, grazie al fatto che almeno la metà della popolazione è bianca, l’isola ha mantenuto un livello di decenza sconosciuto in altre zone ‘white free’ dei Caraibi, come Haiti. Questo Castro lo sapeva. Lo sapeva soprattutto il Che.

Dopo nove giorni di lutto nazionale, il 4 dicembre i funerali. Si spera in contemporanea con quelli politici di Renzi. La cerimonia si svolgerà nel cimitero di Santa Ifigenia, nella città di Santiago de Cuba.

Il 4 dicembre si conferma una data storia. Referendum in Italia, rivoto in Austria e ora, i funerali di un uomo che ha segnato un secolo.




Un pensiero su “E’ MORTO FIDEL CASTRO, IL POPULISTA”

  1. La gente di Cuba moriva di fame, fidel era un dittatore e niente di più, questo per conoscenza diretta come semplice turista .

I commenti sono chiusi.