Rogo Punk a Londra: “Il Punk è morto”

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Il punk è morto. Ne è convinto Joe Corré, imprenditore e attivista figlio di Malcolm McLaren, defunto manager dei Sex Pistols, e della stilista Vivienne Westwood, che ha organizzato per domani a Londra un mega rogo di cimeli unici, stimati in 10 milioni di euro, della stagione che ha segnato la musica e la cultura popolare britannica. La sua è una forma di protesta per affermare che da movimento ribelle il punk è diventato un fenomeno alla McDonald’s, “controllato dallo Stato, dall’establishment e dalle multinazionali”.

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E così verranno dati alle fiamme registrazioni dei Sex Pistols, abiti appartenuti al loro ‘frontman’ Johnny Rotten e anche la bambola con la svastica del musicista Sid Vicious. Secondo i media del Regno ci sono tre possibili luoghi in cui la memoria punk finirà in cenere: Chelsea, Camden o Brixton. La località viene mantenuta segreta fino all’ultimo per evitare che i tanti fan rimasti tentino di salvare dalle fiamme i pezzi da museo.