Il segretario di stato belga all’immigrazione, Theo Francken, ha deciso di richiamare decine di esperti belgi impiegati nelle isole greche con l’Ufficio europeo di sostegno all’asilo (Easo), a causa del deterioramento della situazione di sicurezza.
Nei giorni scorsi, a Lesbo, i profughi hanno sparato (sparato!) contro gli uffici dell’Easo, per protestare contro la lentezza della burocrazia. E nuovi disordini si sono registrati ieri a Chio.
Nel prendere la decisione di rimpatriare i propri esperti, Francken ha spiegato che non torneranno fino a quando non sarà assicurata più sicurezza, migliori condizioni di lavoro, e un’accelerazione delle procedure di asilo e dei rimpatri verso la Turchia.
Dalla Commissione Ue spiegano di essere in contatto con Atene e di seguire da vicino la situazione. Comunque, osserva il direttore di Frontex Fabrice Leggeri, «i disordini sono provocati da una minoranza, anche i migranti ne sono vittime».