PADOVA, GOVERNO COMMISSARIA COMUNE PER INONDARLO DI PROFUGHI

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Il prefetto Michele Penta è il nuovo commissario del Comune di Padova, dopo il tradimento di due consiglieri di Forza Italia (ora ex) che hanno causato la caduta di Massimo Bitonci: farà le funzioni del sindaco, giunta e consiglio comunale. E’ la democrazia 2.0

Michele Penta

Ha ricoperto il medesimo incarico lo scorso anno a Bolzano. Riempiendo la città di cosiddetti profughi. Resterà in carica fino alle nuove elezioni della prossima primavera.

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Ed è stato nominato per questo: quando il prefetto di Padova, nota per il suo fanatismo nel cercare hotel e case per i fancazzisti africani, chiederà al Comune “posti”, non troverà più l’opposizione netta di Bitonci, troverà, invece, un altro prefetto nominato da Angelina.

Dal 26 marzo 2008 è stato infatti vice capo dipartimento vicario del Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno: vice del fanatico prefetto più amato da Mafia Capitale Mario Morcone, quello che ha invitato gli abitanti di Goro a “trasferirsi in Ungheria se non volete profughi”.

Prima di Bolzano, Penta è stato presidente dell’organismo di vigilanza del Bbt (tunnel di base del Brennero). Tra il 2009 e il 2012 Penta è anche stato commissario straordinario del Governo per le persone scomparse.
Nato a Napoli nel 1948, il prefetto Penta inizia la sua carriera nel ministero dell’Interno nel 1974, prestando servizio presso diverse prefetture. Nominato prefetto nel 2001, ha svolto numerosi incarichi, tra i più importanti quello di componente del Comitato consultivo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per l’informazione e la consulenza di carattere giuridico, amministrativo, economico e finanziario concernenti le attività comunitarie.

Insomma, un tipico boiardo di Stato che parassita, come tutti gli altri prefetti, i contribuenti da quando è nato.