Europa contro Repubblica Ceca: “Tratta male i Rom”

Vox
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Il Consiglio d’Europa (organismo terzo rispetto alla UE) punta il dito contro il trattamento riservato agli zingari Rom nella Repubblica Ceca. Il Comitato europeo per i diritti sociali ha stabilito all’unanimità che le autorità ceche stanno violando i diritti dei Rom non garantendogli un adeguato accesso all’alloggio e ai servizi sanitari e sottoponendo i membri di questa comunità a sgomberi forzati e alla segregazione territoriale.

Anche questi megalomani del CdE li paghiamo noi. Per sparare kyengate a favore di tutti i parassiti globali.

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Intanto il commissario dei diritti umani, Nils Muiznieks, in una lettera inviata al premier ceco Bohuslav Sobotka e resa nota ieri, ha reiterato la richiesta di creare un meccanismo per compensare le donne Rom vittime di sterilizzazione forzata sottolineando la necessità di migliorare l’accesso dei Rom all’istruzione e ad alloggi adeguati. Certo, continuiamo a fare figliare i Rom, così avranno più manovalanza da sfruttare.

Nella decisione presa dal Comitato europeo per i diritti sociali sul ricorso presentato dal European Roma and Travellers Forum (Ertf) contro la Repubblica Ceca, l’organo del Consiglio d’Europa ha riconosciuto la quasi totalità delle accuse mosse alle autorità ceche. In particolare la violazione dell’articolo 16 della Carta sociale che sancisce il diritto della famiglia a una tutela sociale, giuridica ed economica, perché i Rom sono esclusi dall’accesso all’alloggio, sono tenuti segregati in condizioni di vita inadeguate e sottoposti a sgomberi forzati.
Il Comitato ha riconosciuto anche una violazione dell’articolo 11 della Carta sociale che copre il diritto alla protezione della salute, ritenendo che i Rom siano esclusi dall’accesso alla salute in generale e in particolare che quello ai servizi sanitari sia inadeguato. L’unica violazione che il Comitato non ha riconosciuto è quella riguardante la segregazione dei minori nelle scuole.

E’ tempo che le Nazioni si riapproprino della propria sovranità eliminando certi organismi sovranazionali gestiti da élites corrotte e globaliste.