Simbolo. Ignominioso, di una Patria alla deriva. Di un branco di cuckold che, ancora, si fa chiamare, senza tema di ridicolo ‘militare’.
Nel giorno della Vittoria nella Grande Guerra, in cui sacrificarono la vita a centinaia di migliaia, per difendere i confini dalle popolazioni tedesche – che erano sicuramente migliori di quelli che oggi raccattiamo – si segnalano nuove operazioni presso le coste libiche.
#CentraleOperativa coordina 8 operazioni #SAR: salvate 1.200 persone da @GuardiaCostiera ONG @MSF_ITALIA, @moas_eu, @jugendrettet, #LifeBoat pic.twitter.com/ez9tknLDB4
— Guardia Costiera (@guardiacostiera) 4 novembre 2016
La Sala operativa della Guardia Costiera, il cui nomuero è sui cellulari di tutti i trafficanti del Nordafrica, sta coordinando 8 operazioni di colonizzazione: finora sono stati prelevati 1.200 clandestini africani.
Alle operazioni hanno preso parte navi della Guardia Costiera e di scafisti privati come Medici senza Frontiere, Moas e Jugend Rettet.
Se tutti i morti della Grande Guerra potessero, si alzerebbero dalle tombe per sputarvi in faccia. Anche se sarebbe difficile distinguerla dal culo.