Portiere nazionale Gambia muore su barcone: voleva squadra italiana

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Il portiere della nazionale femminile di calcio del Gambia, Fatim Jawara, 19 anni, sarebbe morta durante la traversata in mare mentre cercava di raggiungere l’Italia dalla Libia. Lo ha riferito il cugino della clandestina, Ablie Jobarteh, spiegando all’agenzia Dpa che la morte sarebbe avvenuta lo scorso 27 ottobre su un barcone naufragato nel Mediterraneo.

Dopo aver lasciato il Gambia a settembre, la giovane calciatrice – portieressa della nazionale under 17 ai mondiali di categoria in Azerbaijan del 2012 – aveva trascorso diverse settimane in un campo della città di libica di Misurata in attesa di salire su un barcone. A pagamento. Lauto pagamento. Sempre secondo il cugino di Fatim, la famiglia sarebbe stata informata dal trafficante che la ragazza aveva pagato per imbarcarsi verso l’Europa.

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“Siamo in lutto per questa grave perdita che colpisce la nazionale di calcio e tutta la nazione”, ha detto il presidente della Federazione Calcio del Gambia, Lamin Kaba Bajo.

Da dimostrare la morte. Certo i fatto che la giovane fancazzista abbia pagato un trafficante per venire in Italia. Mentre la famiglia sta, tranquillamente, in Gambia. Non siamo il ‘rifugio dei perseguitati’, siamo l’Eldorado di fancazzisti e avventurieri.